Campo di aviazione G. Veronesi
AEROPORTO GIUSEPPE VERONESI

Su questo campo, dove si diceva fossero atterrati all'inizio del secolo i fratelli Wilbur e Orville Wright (invitati dal Club Aviatori Ferraresi), transitarono famosi pionieri del volo, quali Francesco Baracca, Mario Pezzi, Carlo del Prete, Arturo Ferrarin, Fausto Cecconi, Umberto Maddalena, Umberto Nobile, Ruffo di Calabria, Cerutti, Italo Balbo, Gabriele D'Annunzio. E ancora De Pinedo, Valle, Fougier, Finzi, Censi, Locatelli.
La storia dell'aeroporto militare inizia dopo la disfatta di Caporetto: i lavori di costruzione dell'impianto, come base di squadriglie da bombardamento, cominciarono nei primi mesi del 1918 sui terreni acquisiti dal Demanio Militare nel 1914.

Nel medesimo periodo, a poca distanza dall'aeroporto della Regia Marina italiana, il comando militare degli Stati Uniti decise di ubicare, fra Coronella e Madonna Boschi, un nuovo campo di aviazione.
Alla fine di ottobre 1918 il distaccamento di Cascina Nuova divenne operativo. Dai campi statunitense e italiano partirono undici triplani e quattordici biplani per le ultime azioni durante la "Battaglia del Solstizio" e di Vittorio Veneto, che condussero l'esercito italiano alla vittoria.

Dopo l'armistizio dell'8 settembre 1943, l'intensa attività di volo della Luftwaffe tedesca vide protagonista quest'area, dove nel 1944 si rischierarono alcune squadriglie del 77° Stormo "Herz As" (Asso di Cuori), per combattere al fianco dei gruppi da caccia della Repubblica Sociale. Nel giugno dello stesso anno l'aeroporto di Poggio Renatico, insieme a quello di Ferrara, fu bombardato dagli alleati e nel novembre costituì l'ultima sede fissa dell'Alto Comando dello Stato Maggiore della 14ª Armata del Reich, durante la ritirata da Roma.

Il 1° gennaio 1998, nell'ambito del processo di riorganizzazione dell'Aeronautica Militare, è stato costituito il Comando Operativo delle Forze Aeree (Cofa), uno dei quattro alti comandi nazionali. Esso assicura la pianificazione, il coordinamento e l'impiego operativo delle forze aeree assegnate per il conseguimento di specifici obiettivi nazionali e l'assolvimento delle missioni sotto l'egida dell'Onu e della Nato.

Nella base di Poggio Renatico è ubicato anche il Combined Air Operations Center Five (Caoc 5), uno dei cinque Caoc dipendenti dal Comando delle Forze Aeree Alleate del Sud Europa. Costituito nel 1999 con la partecipazione di solo personale italiano oggi è composto da personale multinazionale proveniente da tredici paesi Nato (Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Italia, Norvegia, Olanda, Portogallo, Regno Unito, Spagna, Stati Uniti, Turchia e Ungheria). Il Caoc 5 è responsabile della difesa dello spazio aereo che comprende Italia, Slovenia e Ungheria, della pianificazione delle operazioni aeree, del supporto alle operazioni di pace e stabilità nei Balcani e della pianificazione delle esercitazioni Nato.
Sorto come primo e unico aeroporto interalleato in Italia durante la prima guerra mondiale, il destino ha voluto che l'impianto "G. Veronesi" sia oggi sede di uno dei più importanti centri della Nato in Europa e di conseguenza operi nuovamente con le più importanti forze aeree alleate.
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Per le informazioni e il materiale di carattere storico si ringrazia Alessio Canessa, autore di ricerche sulla storia dell'aviazione a Ferrara e a Poggio Renatico.