Dall'Unità d'Italia al '900


POGGIO RENATICO DALL'UNITA' D'ITALIA ALLE LOTTE BRACCIANTILI

Dopo l'Unità d'Italia, con Regio Decreto del 15 dicembre 1860, Poggio Renatico fu incluso nel territorio della Provincia di Ferrara e, sempre in quell'anno, venne adottato l'attuale stemma.
Poco tempo dopo, il 20 gennaio 1862, "il regio ministro dei Lavori Pubblici qui giunto con un treno speciale, presenti le dignità civili e militari, la banda cittadina e il popolo meravigliato, inaugurava il tronco ferroviario Ferrara-Bologna".
La nuova dimensione nazionale e provinciale lasciò tuttavia immutati i secolari problemi di queste terre.
Tra il 1885 e il 1886 il colera investì violentemente il ferrarese e fece registrare in questi luoghi 67 casi, di cui 32 mortali, evidenziando carenze igieniche e alimentari determinate dalla povertà della gente, colpita anche da tubercolosi, tifo, vaiolo, pellagra e malaria.
A ciò si aggiunga la disoccupazione bracciantile, per far fronte alla quale i lavoratori poggesi si organizzarono in associazioni cooperative e leghe di resistenza. 
  
Il 30 gennaio del 1890 si costituì l'Associazione Cooperativa tra Operai Braccianti e Costruttori, al fine di ottenere l'appalto dei lavori pubblici; nel 1882 si era costituita la Società Operaia di Mutuo Soccorso e nel 1884 la Società Reduci delle Patrie Battaglie.
Il 10 settembre 1903 nacque l'Unione Cooperativa di Consumo e nel 1919 la Cooperativa di Produzione agricola e Lavoro, entrambe con lo scopo di difendere i salari reali.
All'inizio del XX secolo si era formata anche la Lega sindacale, promotrice di numerose agitazioni e scioperi, fra cui quello bracciantile del 19 luglio 1903: nel 1912 registrerà 386 iscritti, la quasi totalità dei lavoratori agricoli.
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