La Ferrovia

Il suo tracciato fu oggetto di aspre diatribe fra quanti sostenevano la necessità di seguire la direttrice di congiunzione più breve fra le due città, l'attuale appunto, e quanti invece asserivano che la linea, passando per Cento e San Giovanni in Persiceto, dovesse raggiungere il Samoggia e lì immettersi nella ferrovia Milano-Bologna.
Controversia questa documentata da diverse testimonianze risalenti al 1860.
I fautori della linea per Cento facevano leva sulle caratteristiche delle nostre zone, descrivendole come «... territorio basso, acquitrinoso, poco salubre, dove non è commercio di sorta e poca industria... e nessun centro di popolazione».

Nel 1892 l'Omnibus 578 impiegava un'ora e trentacinque minuti per portare i viaggiatori da Bologna a Ferrara, sostando a Corticella, Castelmaggiore, San Giorgio di Piano, San Pietro in Casale, Galliera e Poggio Renatico, al costo di 5,35 £ in 1ª classe, di 3,75 £ in 2ª classe e di 2,40 £ in 3ª classe. All'inizio del ‘900 vennero poi raddoppiati i binari: il 1° ottobre 1911 venne inaugurato il tratto San Pietro in Casale – Poggio Renatico, il 10 giugno 1912 il tratto Poggio Renatico-Ferrara.

CURIOSITA'

Il Resto del Carlino del 21 luglio 1893 titolava «Il disastro di ieri alla ferrovia – l'aberrazione di un macchinista».

