Villa Campanari appare nelle mappe del Catastico veneto del 1775, dove è raffigurata la casa dominicale, posta lungo la strada che costeggia l'argine destro del fiume Scortico. La proprietà è assegnata a Domenico Campanari ben oltre il 1852.
L'edificio è formato da un massiccio corpo centrale sviluppato su tre piani e da due ali laterali più basse poste in linea con il fronte orientale e arretrate rispetto a quello occidentale. L'accesso al piano rialzato è consentito da una scala esterna a due bracci.
La facciata principale è coronata da un frontone semicircolare enfatizzato da un aggetto della muratura del corpo centrale.
Al centro della facciata si sovrappongono tre portali ad arco. All'interno, nel corso degli anni, i caratteri originari dell'edificio sono andati completamente perduti a seguito di vari lavori di ristrutturazione effettuati per adattare la dimora a sede municipale.
Oltre alla casa dominicale, si trovano sul retro, nel cortile interno, un deposito ed una barchessa che una volta fungevano da magazzino e da abitazione per i coloni.