L'Antica Friola


(informazioni fornite da don Luigi Bernardi parroco di Friola dal 1981 al 2000)

Per la prima volta nel Codice diplomatico vicentino dei 753 dopo Cristo si trova nominata la " VILLA FRIOLA ".
Dai vari resti architettonici trovati qui nel sottosuolo e ordigni bellici romani risulta che fosse una stazione romana.
Nei luogo detto ancora oggi " CASTELLARO " sorgeva una fortezza dei nobili EZZELINI da Romano che nel secolo XII possedevano il feudo di Friola e che qui EZZELINO III, vicario imperiale di FEDERICO II ha commesso nefande crudeltà. Nella canonica si trova una Carta topografica del 1500, prelevata dall'Archivio di Stato di Venezia con il disegno della Rocca degli Ezzelini, i cui resti sussistono ancora.

Le due Chiese antiche dì Friola
In una mappa del 1757 che si trova nella Villa Contarini di Piazzola sul Brenta e nei disegni di Gianna Snitnar Nicolini, sempre negli archivi di Piazzola si fa memoria della presenza di due Chiese parrocchiali in Villa Friola, dedicate una a Santa Maria e l’altra a Sant'Ambrogio. Non si conosce il periodo preciso della loro costruzione, certamente già esistenti nei secolo XI i.
E' certo che nel 1297 Sant'Ambrogio di Friola era già parrocchiale, difatti nei registri pubblici delle "Rationes Decimarum" si fa memoria d'un certo sacerdote Nicola della Chiesa di Sant'Ambrogio in Friola. Dalla Cuna di Padova, essendo Friola stata sotto la giurisdizione ecclesiastica di Padova dal 1218 al 1818, conosciamo anche i nomi di cinque rettori della chiesa di Sant'Ambrogio, tutti provenienti dalla Germania, essendo allora sotto il dominio dell'Impero tedesco. Per esempio: don Giovanni di Monteleone nel 1430 è citato con queste parole " La cura pastorale della chiesa di Sant'Ambrogio in Friola è affidata al sacerdote Giovanni da Monteleone proveniente dalla diocesi di Vratislavia ".

La chiesa di Santa Maria era la più antica delle due, secondo quanto scrive lo storico Mons. Mantese nella "Storia delle parrocchie vicentine". L'esistenza di questa chiesa viene comprovata da due testamenti. Nel testamento di una certa Caterina fu Daniele, detto Moretto della Friola e datato il primo dicembre del 1420 troviamo cosi citato." Item legavit et dari jussit ecclesie Sancte Marie de la Friola libras decem parvorum pro jus anima in reparatione dicte ecclesie ".
Un altro testamento di un tale Giovanni, figlio di ser Comparino di Friola datato il 6 febbraio 1443 dice:" Ei Joannes reliquit corpus suum seppelliendum Ecclesie Sancte Marie de la Friola."
Non conosciamo i nomi dei rettori di questa chiesa -Purtroppo il Brenta durante l'alluvione del 1589 rompendo l'argine destro mutò percorso scendendo furibondo e travolgendo la grande e lunga Friola con le sue case e le chiese, quindi distruggendo anche gli archivi parrocchiali.
Nel 1311 la nobile famiglia dei Proti di Vicenza divenne padrona del feudo degli Ezzelini in Friola e vi costruì per propria abitazione il Palazzone rosso ( ancora esistente ) con accanto l'oratorio privato. Poi nel 1455 la nobile famiglia Dalla Tavola di Vicenza ottenne il feudo degli ex Proti, costruendo la loro abitazione a lato sinistro dell'oratorio.
Nel 1589 si verificò l’alluvione che distrusse Friola, rimasero illese la Rocca degli Ezzelini, le abitazioni dei Proti e dei Dalla Tavola con l'oratorio perché collocate in una piccola altura.
Dopo quella sciagura i Dalla Tavola donarono al Comune di Friola l'oratorio, che fu allungato prendendo come patrono Sant'Ambrogio ed è l'attuale chiesa parrocchiale, che servì alla poca gente salvata e rimasta lì, l'abitazione dei Dalla Tavola divenne la canonica del parroco,mentre i suddetti Signori avevano già costruito due ville in contrà San Carlo in Friola.
La nuova parrocchiale Sant’Ambrogio all’inizio del 600 ebbe il suo cimitero sul sagrato della chiesa e nel 1666 fu costruito un nuovo modesto campanile la campana maggiore riportava la scritta "Jacobus Catelanus faciebat anno MDCDXVI" (1666).






IL CAMPANILE

Nel 1895 sotto la direzione dell’architetto Vincenzo Rinaldo di Vicenza si diede inizio alla costruzione del nuovo campanile. Dopo quindici anni di duro lavoro sulla punta del campanile, finemente lavorato con marmi bianchi, alto 50 m, appare la croce di Gerusalemme. Il campanile di Friola, per bellezza e ricchezza artistica è certamente uno dei più belli della diocesi. Negli anni 1950-1954 la comunità di Friola, che allora contava 1081 abitamti, raccolse 4.222.670 di lire per costruire una nuova più ampia chiesa ma il 29.6.1954 il vescoco Zinato costituì la nuova parrocchia di Scaldaferro ridefinendo i confini con le limitrofe comunità cosicché 16 famiglie per complessive 120 persone passarono da Friola alla nuova circoscrizione ecclesiastica, fu così messa da parte l’idea di una nuova chiesa e con la somma raccolta fu destinata alla costruzione della nuova e attuale facciata della chiesa e della casa della dottrina.















FOTO AEREA DI FRIOLA SCATTATA NEL 1998

Veduta aerea di FRIOLA
Al centro si erge il campanile e la Chiesa sullo sfondosi vedono il ponte "della Friola", il fiume Brenta ed oltre territorio del comune di Tezze sul Brenta.

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