Il territorio comunale

IL TERRITORIO COMUNALE

 

Il Comune di Cappella Maggiore è situato nella parte nord-orientale della provincia di Treviso, alle pendici meridionali del Bosco del Cansiglio.
 

Il territorio si estende su una superficie di 11,13 Kmq e confina con i comuni di Fregona a Nord, Sarmede a Nord-Est, Cordignano a Sud-Ovest e Vittorio Veneto a Nord-Ovest. L’area ha un’ altitudine media di mt. 115 slm.
Il territorio comunale si compone del capoluogo Cappella Maggiore e della frazione Anzano.
Il Comune ha una popolazione di 4666 abitanti (dati riferiti al 31.12.2010) e dal 4 giugno 2004 è gemellato con il paese scozzese di Earlston.
Il territorio è attraversato dal torrente Carron ed è lambito dal torrente Friga e dal fiume Meschio, di origine glaciale.
Cappella Maggiore - veduta verso Prealpi
 

Il Castelletto

Il Castelletto, ricostruito nel X secolo dopo i danni subiti dalle invasioni degli Ungari, fu probabilmente una delle fortezze che sorsero, come punti strategici di controllo del territorio, nella zona del Cenedese intorno al IV-V secolo d.C.
Tuttavia, studi recenti hanno messo in dubbio la sua origine. Secondo le ricerche di Antonio Salvador, infatti, il Castelletto non sarebbe un Castrum medievale, bensì una villa rinascimentale  fortificata di campagna.
Oggi viene utilizzato come luogo di eventi: cene aziendali, matrimoni, ricevimenti e banchetti.
 

 

 

 

La chiesa della Santissima Trinità (o Mattarella)
 

 

 
La chiesa originaria, di epoca longobarda, è databile intorno al VII-VIII secolo d.C.
La cappella primitiva (risalente al XV secolo) era molto più piccola rispetto a quella attuale ed aveva un’abside semicircolare rivolta ad est. Del periodo longobardo sono rimasti il pavimento, venuto alla luce durante i restauri degli anni ’50, la parete nord e l’acquasantiera, che ora si trova a destra dell’ingresso laterale.

L’interno dell’edificio è ricco di affreschi, di vari artisti ed epoche. Tra questi, si segnala l’Ultima Cena, che si trova sulla parete nord dell’oratorio. L’opera risale all’ultimo Duecento e al primo Trecento ed è considerata uno dei più antichi dipinti murali devozionali dell’Alto Trevigiano. L’autore non è conosciuto, tuttavia un'iscrizione lo individua come  Bernardinus filio q. magistri Vitichini pictoris de Seravallo.
Tra gli altri affreschi, si ricorda inoltre la Crocifissione (opera anonima e non datata), la Santissima Trinità con San Gerolamo e l’offerente Simone de Barlò opera di Antonio Zago del 1498, la Madonna del Melograno opera di Antonio Gner del 1503.


 



 

La parrocchiale di Santa Maria Maddalena


Edificata in posizione elevata nel cuore del centro di Cappella Maggiore, la Parrocchiale, di stile neoclassico, risale alla fine del XV sec.
Fu chiesa succursale della pieve di Fregona fino al 1494, quando divenne indipendente.
L’edificio, di tipo basilicale a tre navate, fu ampliato durante i lavori eseguiti tra il 1863 e 1875. All’interno sono presenti numerose opere, tra le quali: la Pala di Santa Maria Maddalena, opera non datata di Pietro Pajetta, l’olio su tela rappresentante la Santissima Trinità fra le Sante Lucia e Giuliana di Antonio Lazzarini (databile alla fine del 1600, inizio 1700), l’anconetta con Il Sacro Cuore di Gesù di Vincenzo Raccanelli e numerosi affreschi ad opera di Demetrio Alpago, databili tra la fine del 1800 e l’inizio del 1900 (San Matteo, San Marco, La Trasfigurazione, Il Sacrificio di Abramo, Noli me tangere).
Nella controfacciata si trova l’affresco Ascensione (1948) dell’artista locale Luigi Cillo, che rappresenta Gesù prima di salire al cielo, sul monte degli Olivi alla presenza degli apostoli. Questo affresco è il primo di una lunga serie di opere di Luigi Cillo; opere presenti non solamente nelle chiese locali, ma anche all'estero, ad esempio nella cattedrale di Matriz Velha a S. Paolo in Brasile.
Di un altro artista locale, Erminio Soldera, è l’olio su tela raffigurante Sant’Antonio da Padova col bambin Gesù, sulla parete destra del presbiterio.

 


La parrocchiale dei Santi Vito e Modesto


La chiesa attuale di Anzano, a navata unica, consacrata nel 1830, risale alla seconda metà del 1700. Esisteva tuttavia, già in tempi più antichi, una chiesetta primitiva - dipendente dalla Pieve di Sant’Andrea di Bigonzo - che possedeva un altare maggiore ornato dalla pala di Francesco da Milano, che oggi si può ammirare addossata all’abside della Parrocchiale. La pala, della prima metà del 1500, rappresenta la Madonna col Bambino in gloria e i Santi Vito, Rocco, Sebastiano e Tiziano.
Oltre a quest’opera, all’interno della chiesa sono presenti: l’olio su tela San Sebastiano e San Benedetto, della prima metà del 1600 di Silvestro Arnosti da Ceneda, Il transito di San Giuseppe di Vincenzo Dal Favero, opera del 1873 proveniente dall’oratorio di San Giuseppe, tuttora esistente, ed infine Il sacrificio di Isacco (1943) di Vittorio Casagrande.


Nella foto a sinistra: la pala di Francesco da Milano "Madonna col Bambino in gloria e i Santi Vito, Rocco, Sebastiano e Tiziano" (XVI secolo).









 

 

Borghi e ville venete


Il territorio del Comune di Cappella Maggiore è caratterizzato dalla presenza di borghi di carattere rurale, degni di nota del punto di vista storico.
Capitello neogotico Borgo MasottoAd Anzano, due sono i nuclei più antichi: Borgo Sant’Apollonia, con l’Oratorio dedicato alla Santa omonima, invocata contro il mal di denti; Borgo Masotto, dove si possono ammirare: Villa Pizzol, una villa veneta del XVI secolo, gli affreschi di casa Cipriani, il capitello neogotico dedicato alla Madonna (vedi foto accanto) e l’ex chiesetta di San Giuseppe.
A Cappella Maggiore, invece, troviamo il Borgo Villa , con l’Oratorio di San Francesco d’Assisi, Borgo Portinor e i due complessi delle case Amadio e case Nadal.
Nel territorio non mancano alcune eleganti ville venete: Villa Garbellotto (XVIII sec.), Villa Piazzoni, Tumiati, Segat, detta “Al Castelletto” (XVII sec.), Villa Curcio-Gava-Zampolli (XVII sec.), Villa Zampolli (XVIII sec.), la Casa Canonica di Cappella Maggiore (XVIII sec.). Nella frazione di Anzano, invece, oltre alla già citata Villa Pizzol, si trovano: la Casa Scarpis-Salamon (XVII sec.) e la Casa Canonica di Anzano (XVI sec.)
 

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