Museo della Ceramica

La volontà di creare un Museo Civico a Nove fu resa esplicita fin dalla metà del secolo XX. Da quell'epoca, infatti, i novesi iniziarono a formare una collezione di ceramiche di pregio per costituire una prima raccolta museale all'interno dell'edificio ottocentesco, sede della Scuola di Disegno poi Regia Scuola d'Arte e quindi Scuola d'Arte di secondo grado, fatto erigere secondo la volontà testamentaria di un generoso mecenate, lo scultore Giuseppe De Fabris.
Nel 1983 fu varato il primo atto istituzionale di fondazione del Museo Civico della Ceramica, che fu inaugurato nell'aprile del 1995. 
La ricca  collezione del Museo Civico fornisce ampia documentazione sulla varietà di stili, decori e materiali adottati nella produzione delle manifatture novesi, bassanesi e del territorio vicentino a partire dal Seicento fino ai nostri giorni . L'equilibrata suddivisione per epoche delle donazioni offre una visione piuttosto ampia della produzione fino ai maggiori artisti viventi. Sono inoltre esposte ceramiche di Venezia, Treviso, Este, o esemplari di altre regioni (Toscana, Lombardia, Trentino, Liguria) e dall'estero (Germania, Francia e Olanda).
Sono così rappresentati tutti i più importanti tipi ceramici utilizzati nel Veneto: terrecotte, cristalline, maioliche, porcellane, terraglie, semirefrattari e grès.
Le tipologie degli oggetti sono estremamente varie: dalle ceramiche di uso domestico, come tazze, zuppiere, vassoi, crespine, rinfreschiere, salsiere, alzate, boccali, calamai, ai gruppi figurati allegorici, mitologici, a soggetto religioso, arcadico o agreste.
Sulle ceramiche della collezione sono inoltre ravvisabili tutti i più importanti tipi di decoro finora individuati : dal decoro tipo Delft, con grande fiore bleu, con paesaggio, tipo Rouen, bordo cinese, a fiori recisi, imari, a ponticello o persiano,  “a blanser”, “a frutta barocca”, alla rosa, “ad uso di marsiglia”, a trompe-l'oeil, con stemmi nobiliari.
Nella sezione di opere contemporanee spicca per importanza il prezioso nucleo di ceramiche, circa trecento pezzi premiati ai vari Concorsi del Salone Internazionale della Ceramica dal 1949 al 1975, concesso in deposito permanente  dalla Fiera di Vicenza. Sono opere di artisti italiani e stranieri, taluni divenuti nel frattempo celebri, o di docenti e studenti di Scuole e Istituti d'Arte.
Il percorso museale si articola su tre piani, iniziando dall'alto con le ceramiche più antiche, procedendo con la sezione dedicata all'Ottocento al primo piano, per ultimare il percorso al pianoterra con le opere del XX secolo fino ai nostri giorni.

Biglietto ingresso:

  • intero euro 4,00
  • ridotto euro 3,00
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