Città di Marcon
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FORNACE

Descrizione
L'estrazione dell'argilla per la produzione di laterizi era un'attività industriale abbastanza diffusa nelle nostre campagne, testimonianza della quale sono le tante vasche oggi riempite d'acqua presenti nel territorio. Qui a Marcon erano produttive, a fasi alterne, ben tre fornaci: due delle quali legate alle cave nord e sud. I documenti riportano anche notizie di un "fornasotto" localizzato in Poianon (loc. Malvolti) del quale però non rimane più traccia alcuna, ma che allora doveva essere abbastanza rilevante dal punto di vista economico del territorio.
Anche la fornace situata nei pressi dell'ex campo di aviazione, prima del 1903, era un "fornasotto". Apparteneva in quegli anni a Tito Braida, uno dei più importanti imprenditori economici veneziani che aveva, oltre a tanti appezzamenti di terreno, anche una villa a Zerman. La canna fumaria (canora) e alcune parti dell'opificio molto ben conservate, risalgono proprio ai primissimi anni del '900.
La presenza e la mescolanza di così tanti elementi dall'archeologia industriale, alla storia della Grande Guerra (vedi aeroporto), dal fiume all'oasi LIPU, fanno di questo angolo del territorio di Marcon un "ipertesto naturale" dove la continua interazione tra uomo, ambiente ed eventi, ha tracciato la storia sociale ed economica di questa gente, considerazioni queste, che suggeriscono l'idea di un bellissimo percorso museale-ambientale. 


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